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A vent’anni il mio girovita era di settanta centimetri. A trenta superava abbondantemente i novanta. Oggi il metro non basta più.
Eppure continuo a sentirmi bella, la più bella. È soltanto una sensazione, un’idea non avvalorata dai responsi tutt’altro che incoraggianti dello specchio, ma perfino con la mia stazza attuale mi sento una donna affascinante e con parecchie carte da giocare al tavolo della seduzione.
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Ciao, come sto?
AA.VV.
Liberodiscrivere, 2006
pagine: 164
ISBN: A000084704

L’erotismo tra le pagine dei libri è sopravvalutato. Soprattutto quando diventa autocompiacimento, una questione di puro calcolo invece che di istinto. La letteratura di genere è piena di luoghi comuni, ci sono perfino premi letterari dedicati alle peggiori scene erotiche nei romanzi, momenti di pura comicità involontaria che avrebbero voluto evocare ben altre pulsioni.
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“Nessun amore è più sincero dell’amore per il cibo”. Sono parole di George Bernard Shaw, ma sono certo che non avrebbero stonato in bocca a mia moglie, magari assieme a un paio di bignè, di quelli al cioccolato.
Giada, mia moglie, la donna della mia vita, iniziò a ingrassare a causa di una triste fatalità e, a causa della stessa triste fatalità, sostituì la sua innata passione per la bella vita con quella, forse un tantino più pragmatica, per il cibo, meglio se grasso e ad alto contenuto calorico.
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Amantidi
AA.VV.
Magnum, 2006
pagine: 187
ISBN: 88-89269-28-6

L'antologia "Amantidi" apre la collana "Psycho" della Magnum Edizioni di Sassari, un progetto suggestivo che sicuramente incontrerà i favori dei lettori... e dei maniaci dalla penna facile.
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Io non c’entro, non ho colpe.
Dopo tanto tempo, e nonostante ciò che dice la gente, queste sono le sole parole che mi sento di dire, le sole che ancora mi trattengono nel posto in cui sono nato. E in quello in cui mi piacerebbe morire. Io non c’entro, non ho colpe.
Mi guardo allo specchio, oggi come allora, e davvero non riesco a trovare nulla di sbagliato nel mio comportamento, nulla che possa giustificare le accuse di chi continua a ritenermi responsabile di una morte tanto atroce. Non dico che non avrei potuto commetterlo veramente, è solo che l’omicidio non rientrava nei miei piani. Non ancora perlomeno.
Io sono un uomo perbene.
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San Gennoir
AA.VV.
Kairòs, 2006
pagine: 240
ISBN: 9788895233048

San Gennoir è un'antologia di racconti neri, che racchiude storie di sangue, delitti, disperazione.
Napoli l'hanno fatta nera, più di quanto lo sia nella realtà. Il motivo? Bisognerebbe interrogare gli autori di questo libro, ma attenzione, non è semplice: sono più di trenta e sono nascosti in tutta Italia e all'estero, frequentano i più importanti siti internet italiani di genere e si fanno vedere solo in occasione dei premi letterari più ambiti.
Una cosa è certa: tutti hanno avuto un'ottima ragione per mettere su carta una storia torbida ambientata nei quartieri di Napoli. o forse no, forse sono solo cattivi e hanno voluto mettere il dito nella piaga, raccontando di personaggi psicotici o dalla doppia personalità, di dark lady che mettono nei guai, di omicidi irrisolti e di fantasmi che non si rassegnano alla morte. Napoli l'hanno fatta nera, più di quanto lo sia nella realtà. E non era facile.
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C’è qualcuno.
Qui dentro c’è qualcuno, adesso ne ho l’assoluta certezza. Inizialmente pensavo si trattasse di suggestione, di uno scherzo della mia immaginazione che mi faceva vedere cose che non c’erano. Poi ho sentito quella voce, e allora ho capito.
Io non sono solo.
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Napoliorror
AA.VV.
Magnetica, 2006
pagine: 104
ISBN: 8889889144

Lorenzo Nicotra, nella prefazione del volume, sottolineava come la paura fosse una costante nelle nostre vite. Abbiamo Paura, paura di ogni cosa e del suo esatto contrario. Paura di morire. Paura di vivere. Paura di ammalarci, ma anche paura di sentire un medico per scoprire se stiamo male davvero. Abbiamo paura per il futuro dei nostri figli, ma ancor prima per il loro presente. La paura è la nostra droga, una dipendenza che ci accompagna giorno dopo giorno. Senza mollare mai la presa. Come un cane che stringe le mascelle attorno a un osso. In quest’ottica la narrativa dell’orrore funziona come un amuleto, un deterrente, un talismano utile a esorcizzare i nostri demoni più oscuri. Persi tra le righe di un racconto possiamo dimenticarci delle nostre paure quotidiane per compiacerci di quelle di qualcun altro, fingere che l’orrore possa risparmiarci per un po’, girare lo sguardo da un’altra parte, mentre noi siamo occupati a sbirciare dietro le spalle di un mostro che compie le sue perfide routine. Gli Autori di questa raccolta sono chiamati a sussurrarci i loro incubi personali, sono pifferai magici del terrore pronti a trascinarci lungo le rotte dell’ignoto che, questa volta, seguono i vicoli e le atmosfere di una Napoli inquietante e oscura.
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Iniziò tutto con un prurito, un fastidioso prurito sulla schiena, all’altezza delle scapole. I primi tempi pensai alla solita allergia che mi prende in autunno, quando sostituisco le maglie di cotone con quelle di lana, poi la cosa si fece più insistente e allora compresi che l’allergia non c’entrava affatto.
Le prime penne spuntarono una mattina di ottobre, mentre ero ancora a letto a inseguire le ombre dei miei sogni. Erano penne nere.

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666 passi nel delirio
AA.VV.
Larcher, 2006
pagine: 111
ISBN: 888858319X

Celebre antologia nata da un premio letterario di culto nell'underground delle letteratura "di genere", il famigerato 666 Passi nel Delirio, che Alessio Valsecchi, webmaster del sito LaTelaNera.com, ha immaginato per offrire uno spazio alle nuove penne dell'horror italiano.
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